News sull'inceneritore di Castelnuovo
l'Assemblea dei soci di Se.Ver.A.spa ha approvato a maggioranza, con voto favorevole del comune di Pieve Fosciana, un nuovo Piano Industriale che prevede un investimento di 3,3 milioni di Euro sul forno del vecchio inceneritore di Castelnuovo (5 milioni di Euro in totale) per tentarne la riattivazione a 15 mesi di distanza dal blocco dell'attività per inadeguatezza tecnico/funzionale.
Riporto il comunicato stampa firmato da diverse Associazioni garfagnine.
Comunicato stampa:
Castelnuovo Garfagnana 6 Giugno 2011.
Le sottoscritte associazioni rappresentanti del settore turistico, agricolo e zootecnico, di tutela dell’ambiente e della montagna e portatrici di interessi sociali e culturali della Garfagnana e Media Valle del Serchio esprimono la loro ferma contrarietà al ventilato progetto di ristrutturazione/ampliamento del vecchio impianto per l'incenerimento dei rifiuti di Castelnuovo Garfagnana, loc. Belvedere.
Pensare ancora alla Garfagnana come sito di incenerimento rifiuti corrisponde ad avere progetti di svalutazione del territorio nella sua globalità ed è un progetto diametralmente opposto alla politica di sviluppo rurale portata avanti con decisione negli ultimi venti anni con ingenti investimenti sia da parte di privati sia da parte degli enti pubblici. Qualche cifra è sufficiente per dimostrate che tutti abbiamo voluto investire, convintamente, al fine di valorizzare e fare fruttare, in maniera sostenibile, il nostro grande patrimonio ambientale e paesaggistico: oltre 10.000.000 di euro PSR 2001-2006 e 2006-2013 della Comunità Montana della Garfagnana, oltre 26.000.0000 di euro nei tre progetti Leader I, II e Plus, 6.000.000 di euro nel patto territoriale per l’agricoltura montana della provincia di Lucca, senza contare poi progetti specifici per biologico, salvaguardia biodiversità, ecc.
Parlare di un ulteriore futuro per l'inceneritore di Castelnuovo chiuso da oltre un anno è per noi un rischio e un paradosso al tempo stesso. Dopo tutti gli investimenti fatti per il turismo e adesso, che questa voce rappresenta la principale fonte economica della valle, i politici che ci rappresentano hanno il dovere di continuare, con coerenza, nel cammino di tutela e valorizzazione ambientale della Garfagnana.
Non ci sono altre strade se vogliamo garantire un futuro alla nostra valle!
Respingendo fermamente qualsiasi piano industriale che dia la priorità all'impiantistica e all'industria dei rifiuti in Garfagnana, vorremmo contrapporre, in modo propositivo anche per Se.Ver.A.spa, un modello di azienda integrato e compatibile con la realtà della Garfagnana. Chiediamo perciò un piano industriale adatto a gestire i rifiuti di una valle ad alta valenza ambientale/agricola/turistica con un buon sistema di raccolte differenziate che faccia scomparire o quasi i rifiuti indifferenziati, e nessun impianto di incenerimento.
L’obiettivo comune è quello di rilanciare pienamente il nome, le produzioni, le attività turistiche e commenciali, nonchè la qualità della vita nella nostra valle attraverso l’istituzione di “Garfagnana - Distretto Rurale di Qualità” e la qualità deve essere totale: gestione dei rifiuti compresa.
Riporto il comunicato stampa firmato da diverse Associazioni garfagnine.
Comunicato stampa:
Castelnuovo Garfagnana 6 Giugno 2011.
Le sottoscritte associazioni rappresentanti del settore turistico, agricolo e zootecnico, di tutela dell’ambiente e della montagna e portatrici di interessi sociali e culturali della Garfagnana e Media Valle del Serchio esprimono la loro ferma contrarietà al ventilato progetto di ristrutturazione/ampliamento del vecchio impianto per l'incenerimento dei rifiuti di Castelnuovo Garfagnana, loc. Belvedere.
Pensare ancora alla Garfagnana come sito di incenerimento rifiuti corrisponde ad avere progetti di svalutazione del territorio nella sua globalità ed è un progetto diametralmente opposto alla politica di sviluppo rurale portata avanti con decisione negli ultimi venti anni con ingenti investimenti sia da parte di privati sia da parte degli enti pubblici. Qualche cifra è sufficiente per dimostrate che tutti abbiamo voluto investire, convintamente, al fine di valorizzare e fare fruttare, in maniera sostenibile, il nostro grande patrimonio ambientale e paesaggistico: oltre 10.000.000 di euro PSR 2001-2006 e 2006-2013 della Comunità Montana della Garfagnana, oltre 26.000.0000 di euro nei tre progetti Leader I, II e Plus, 6.000.000 di euro nel patto territoriale per l’agricoltura montana della provincia di Lucca, senza contare poi progetti specifici per biologico, salvaguardia biodiversità, ecc.
Parlare di un ulteriore futuro per l'inceneritore di Castelnuovo chiuso da oltre un anno è per noi un rischio e un paradosso al tempo stesso. Dopo tutti gli investimenti fatti per il turismo e adesso, che questa voce rappresenta la principale fonte economica della valle, i politici che ci rappresentano hanno il dovere di continuare, con coerenza, nel cammino di tutela e valorizzazione ambientale della Garfagnana.
Non ci sono altre strade se vogliamo garantire un futuro alla nostra valle!
Respingendo fermamente qualsiasi piano industriale che dia la priorità all'impiantistica e all'industria dei rifiuti in Garfagnana, vorremmo contrapporre, in modo propositivo anche per Se.Ver.A.spa, un modello di azienda integrato e compatibile con la realtà della Garfagnana. Chiediamo perciò un piano industriale adatto a gestire i rifiuti di una valle ad alta valenza ambientale/agricola/turistica con un buon sistema di raccolte differenziate che faccia scomparire o quasi i rifiuti indifferenziati, e nessun impianto di incenerimento.
L’obiettivo comune è quello di rilanciare pienamente il nome, le produzioni, le attività turistiche e commenciali, nonchè la qualità della vita nella nostra valle attraverso l’istituzione di “Garfagnana - Distretto Rurale di Qualità” e la qualità deve essere totale: gestione dei rifiuti compresa.